FAQ

FAQ IMMOBILIARI

Domande frequenti nel settore immobiliare, e situazioni che spesso capitano nel nostro mestiere.

La legge parla piuttosto chiaro su questo: "chiunque eserciti la professione di agente immobiliare per conto proprio o per conto di un'agenzia, DEVE necessariamente possedere la relativa qualifica ed iscrizione al Registro Imprese".

Questo vuol dire che: chiunque acquisisca un incarico di mediazione, chiunque faccia visionare gli immobili, chiunque scriva una proposta d'acquisto, e perfino il ragazzo che potrebbe suonare al vostro campanello dicendo di essere membro della nota agenzia o franchising tal dei tali con tanto di cravatta e spilletta identificativa che è in cerca di immobili in vendita deve necessariamente possedere la suddetta qualifica, altrimenti si ha davanti un abusivo del mestiere.

Dei campanelli d’allarme potrebbero essere quando si usano i termini “collaboratore” o “consulente” (in quanto NON sono sinonimi di AGENTE IMMOBILIARE), o quando alla vostra richiesta della tessera di agente affari in mediazione la persona non è in grado di mostrarlo (o vi mostra un banale biglietto da visita al suo posto, il che non comprova ovviamente nulla), oppure ancora ad esempio quando un sedicente tale si presenta da voi per farvi firmare un contratto come un incarico di mediazione, con una firma già presente nel modulo ma apposta ovviamente non in vostra presenza (noterete in tali casi che quasi sicuramente la firma non sarà nemmeno la sua).

La mediazione abusiva è punibile con una multa che va dai 10.000 ai 50.000 euro e segnalazione alla procura della repubblica, nonché con la restituzione delle provvigioni indebitamente percepite (legge 3/2018 art. 348).

Molto spesso, i danni provocati da una cattiva gestione di una compravendita immobiliare da parte di un'agenzia o agente immobiliare sono causati da qualcuno che, non essendo iscritto al ruolo e quindi non avendo studiato, non è tecnicamente preparato o non è in grado di far cose banali come interpretare dei documenti, e quindi non in grado di risolvere i numerosi problemi nei quali si potrebbe incorrere. E' quindi buona consuetudine quella di chiedere a suddette persone di farsi mostrare il relativo tesserino, o prova di iscrizione al REA, per evitare di incorrere in abusivi del mestiere, e in caso di segnalarli alle autorità ed alla camera di commercio. Voi ad esempio, vi affidereste mai alle cure di un medico senza che abbia nemmeno una laurea?

L’Amabile Immobiliare è parte attiva nella lotta all’abusivismo nel mestiere immobiliare, ed ovviamente TUTTI i suoi agenti sono regolarmente abilitati e praticanti. Affidatevi solo a persone qualificate.

Questo è sicuramente uno dei dilemmi più frequenti di chi ha bisogno di cambiare casa, magari perché ad esempio ha conosciuto la gioia di avere un figlio, oppure perché ci si accorge che la casa in cui ci si trova adesso è ormai diventata troppo grande e con troppi costi da sostenere, e quindi si vuole cambiare per avere una situazione più contenuta mettendo anche da parte un po’ di denaro.

Ovviamente la risposta non è univoca: il tutto dipende da caso a caso. Questo non significa che la vostra domanda rimarrà senza risposta: la vostra operazione si chiama PERMUTA INDIRETTA, e vogliamo tranquillizzarvi sul fatto che la nostra agenzia ne è specializzata, ed abbiamo anche testimonianze pronte a confermarlo. Siamo in grado di far incastrare le giuste tempistiche per far sì che possiate effettuare questo cambio con tutta la serenità di questo mondo, e sapremo indirizzarvi al meglio anche in merito ad eventuali discorsi fiscali ed agevolazioni varie.

I nostri agenti immobiliari infatti, oltre ad essere preparati al 100% in merito alla legislazione sulla mediazione, possono fornirvi assistenza totale anche sulla soluzione più idonea al vostro caso, anche in merito alla fiscalità; per fare un esempio: sapevate che nel caso dobbiate cambiare la vostra prima casa, talvolta potreste avere diritto ad un CREDITO DI IMPOSTA che permette uno sconto sull’imposta di registro nell’acquisto della prossima casa? Qualora abbiate bisogno di vendere per poi ricomprare, non esitate ad affidarvi a noi, e sapremo consigliarvi al meglio!

Partiamo dal presupposto che una proposta, che sia d'acquisto o di locazione, è diretta al proprietario o ai proprietari di un immobile, e quindi la risposta è molto semplice: L'ASSEGNO DI CAPARRA O DI ACCONTO PREZZO VA INTESTATO AL PROPRIETARIO, AD UNO DEI PROPRIETARI, O A CHI NE FA LE VECI (ad es. procuratore con procura speciale, amministratore di sostegno etc).

È doveroso specificarlo in quanto riceviamo molto spesso segnalazioni per cui molti mediatori o sedicenti tali, anche rappresentanti di altri marchi noti, si fanno intestare l'assegno a loro stesse come acconto per le future provvigioni. Diffidate di questo comportamento, e segnalatelo alle autorità in quanto rientra nei casi di comportamento scorretto del mediatore (art. 1759 e 1760 c.c.).

Il diritto alla provvigione spetta SOLO al momento della conclusione dell'affare, e solo all'accettazione della proposta, mentre così facendo non si potrà più definire una caparra/acconto, ma bensì un anticipo delle provvigioni di un affare non ancora concluso (e perfino dalla incerta conclusione, art. 1755 c.c.).

Inutile dire che la nostra agenzia lavora con assoluta trasparenza ed a regola di legge. Non succederanno mai tali casistiche, e gli assegni li facciamo intestare solo a chi detiene un diritto di proprietà sull’immobile (o a chi ne fa le veci), e vi invitiamo a segnalare alle autorità chi si comporta in maniera scorretta.

Potrebbe spesso capitare che per qualsiasi ragione abbiate bisogno di vendere un immobile, ma che esso non sia libero poiché occupato da un inquilino in quanto precedentemente avevate stipulato un contratto di locazione, e quindi per questo motivo rinunciate alla vendita.

Ma vogliamo tranquillizzarvi su una cosa: la compravendita è POSSIBILE, e noi siamo in grado di farlo. Il futuro acquirente subentrerà poi al contratto di locazione da voi stipulato con l’attuale inquilino ai sensi dell’art. 1602 c.c.. Naturalmente ci sono delle casistiche in cui però l’inquilino potrebbe avere un diritto di prelazione su di esso, e quindi non sempre la compravendita a terzi sarà libera da vincoli.

Contattateci o prendete un appuntamento in agenzia, e sapremo fornire la soluzione su misura per il vostro caso. La nostra preparazione è impeccabile, e conosciamo perfettamente la legislazione odierna anche in merito ai contratti di locazione. Nella nostra banca dati inoltre, abbiamo moltissime richieste anche da parte di persone che cercano un immobile ad uso investimento, e la cosa potrebbe fare al caso vostro!

Capita spesso che le persone si spaventino quando si sente parlare di “donazione”, quindi vi spiegheremo.

Il bene è compravendibile in ogni caso, ma è bene sapere che vi sono dei rischi: se la donazione è stata trascritta da più di 20 anni o da 10 anni dall’apertura della successione del donante, si può stare relativamente tranquilli poiché non è più impugnabile tranne in rari casi; in caso contrario è un atto CONTESTABILE e REVOCABILE anche successivamente alla compravendita, e sottoponibile ad AZIONE DI RIDUZIONE (art. 555 c.c.).

La donazione è un contratto (art. 769 c.c.) per cui si dona una parte o la piena proprietà dell’immobile ad un’altra persona senza passaggio di denaro, ma ciò potrebbe anche ledere un asse ereditario, oltre al fatto che come detto prima può essere revocata anche successivamente ad una compravendita. Ecco perché ad esempio è molto difficile accedere ad un mutuo quando l’immobile proviene da una donazione.

Naturalmente ciò NON SIGNIFICA CHE IL BENE NON SI POSSA VENDERE, e vi sono dei modi per effettuare una compravendita in sicurezza e senza rischi. Il consiglio è quello di affidarvi ad un’agenzia immobiliare preparata ed onesta, che vi consigli anche dal punto di vista contrattuale, per un passaggio di immobili senza che vi siano brutte sorprese successive. Qualora quindi dobbiate vendere un immobile proveniente da una donazione, contattateci e sapremo indirizzarvi al meglio.

La risposta è molto semplice: NO.

Ci sorgono spesso segnalazioni per cui, alla richiesta di un immobile, dei sedicenti agenti immobiliari richiedono una somma in denaro con la promessa di cercare attivamente un immobile. In tali casi, si potrebbe addirittura parlare di TRUFFA in quanto non solo un agente immobiliare ha diritto alla provvigione solo alla conclusione dell’affare per mezzo del suo intervento (per cui mai fidarsi nemmeno di chi vi chiede di corrispondervi subito dei soldi in fase di stipula di un incarico), ma di fatto ci si sta approfittando di uno stato di bisogno di una persona, e quindi si potrebbe perfino parlare di circonvenzione.

La cosa poi non va confusa o giustificata con il mandato a titolo oneroso, per il quale si firma sì un contratto, ma che prevede sempre che il compenso sia comunque dovuto alla conclusione dell’affare e non prima.

Queste situazioni capitano purtroppo di frequente con la richiesta di case in affitto, in quanto a dispetto della domanda le case disponibili per la locazione vice versa sono poche. Segnalate all’autorità queste pratiche scorrette.

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